LUGANO LAC
Nella bellissima cornice del Lac di Lugano è approdato The Great Time di Dimitri Papaioannou. E’ il titolo cult del visual artist greco, in tournée anche in Italia. Lo spettacolo, pensato come un intrigante itinerario nel mito e nella storia, spigola tra alcune delle più forti inquietudini che il Tempo e l’Uomo insieme hanno identificato. Il pubblico, una platea sold out attentissima, segue i suoi dieci performer (sette uomini ad immagine dello stesso Papaioannou e tre ragazze) nella scabra quanto complessa scenografia dove ogni tassello posto su una pedana inclinata offre un episodio sempre sorprendente. Ci si avvale spesso di nudità integrali che mai offendono ma sono solo lo strumento per raccontare momenti artistici e umani, episodi storici e culturali, tappe dell’Uomo nel suo cammino sempre incalzato dal Tempo che, generato, lo raccoglierà poi secondo il ciclo periodico delle stagioni. Lugano in Scena, con la direzione artistica di Carmelo Rifici, è un variegato ventaglio che propone opera, prosa e danza di qualità sino all’estate. Prossimi appuntamenti per la danza, con scadenza mensile sono l’atteso Bèjart Ballet Lausanne, Romeo e Giulietta di Angelin Preljocai e una nutrita schiera di compagnie d’Oltre Oceano: dalla Paul Taylor Dance Company, a Ballets Jazz de Montréal, la Stephen Petronio Company, il Tulsa Ballet e i Trokadero. Lascia un commento |
![]() Una civiltà nasce nel punto in cui una grande anima si desta dallo stato della psichicità primordiale di una umanità eternamente giovane e si distacca, forma dall’informe, realtà limitata e peritura di fronte allo sconfinato e al perenne. Essa fiorisce sul suolo di un paesaggio esattamente delimitabile, al quale resta radicata come una pianta. Una civiltà muore quando la sua anima ha realizzato la somma delle sue possibilità sotto specie di popoli, lingue, forme di fede, arti Stati, scienze; essa allora si riconfondecon l’elemento animico primordiale. Ma finché essa vive, la sua esistenza nella successione delle grandi epoche, che contrassegnano con tratti decisi la sua progressiva realizzazione, è una lotta intima e appassionata per l’affermazione dell’idea contro le potenze del caos all’esterno, così come contro l’inconscio all’interno, ove tali potenze si ritirano irate. Oswald Spengler, da “Il Tramonto dell’Occidente”, traduzione italiana edita da Guanda nel 1991 ![]()
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