MUSICAL
Sempre spumeggiante torna Priscilla sui palcoscenici italiani in una versione con orchestra dal vivo. E’ il punto di forza, per ben ricreare la colonna sonora formata da conosciutissimi successi internazionali. Manuel Frattini, nelle vesti di Bernadette, è in smagliante forma e grazie a un registro interpretativo molto variegato, ma sempre elegante e contenuto, offre una delle sue migliori interpretazioni. Con lui gli altri due protagonisti Mirco Ranù, il ragazzo-padre in viaggio per conoscere il figlio, dalla bella e intensa voce e il frizzante Leonardo Lusardi, chiamato a sostituire Cristian Ruiz il titolare per poco tempo. Con loro un gruppo diversamente assortito di caratteristi bravi e simpatici a loro agio in questa storia colorata, calda e conosciuta che richiede voce e importante presenza scenica. Ottimo quindi il cast, belli come sempre i complicati e fantasiosi costumi. Meno la rappresentazione scenica. Al Teatro Arcimboldi sembra ridotta e questo diminuisce l’impatto con la grande platea. Difficile immaginare il deserto attraversato, il vento che investe la “polena” scarpa (ma perché sostituirla con un sandalo?). Ma il musical scorre veloce e la simpatia e la bravura anche dei musicisti, mantiene Priscilla al vertice dei musical di produzione italiana. Lascia un commento |
![]() Una civiltà nasce nel punto in cui una grande anima si desta dallo stato della psichicità primordiale di una umanità eternamente giovane e si distacca, forma dall’informe, realtà limitata e peritura di fronte allo sconfinato e al perenne. Essa fiorisce sul suolo di un paesaggio esattamente delimitabile, al quale resta radicata come una pianta. Una civiltà muore quando la sua anima ha realizzato la somma delle sue possibilità sotto specie di popoli, lingue, forme di fede, arti Stati, scienze; essa allora si riconfondecon l’elemento animico primordiale. Ma finché essa vive, la sua esistenza nella successione delle grandi epoche, che contrassegnano con tratti decisi la sua progressiva realizzazione, è una lotta intima e appassionata per l’affermazione dell’idea contro le potenze del caos all’esterno, così come contro l’inconscio all’interno, ove tali potenze si ritirano irate. Oswald Spengler, da “Il Tramonto dell’Occidente”, traduzione italiana edita da Guanda nel 1991 ![]()
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