LETTURE
Sono quelli del circo Gallareto che giunge a Orta alla fine del ’43, quando il piccolo borgo di San Giulio è ancora stretto dalla guerra partigiana. Qui lo precede una giornalista romana al confino che, arguta e curiosa, conquista prima la fiducia degli abitanti poi quella degli artisti del circo e infine anche l’amore di Anacleto, il direttore del circo. A lei tutti aprono la loro scatola umana, piena di sogni, ricordi e desideri. E’ una umanità, quella lacustre e quella d’arte che Laura Travaini, compone come una grande margherita dove i personaggi ne sono i petali. Ognuno separato dall’altro eppure importante, unico alla composizione. L’autrice, oggi una dei più vivi, sensibili e intraprendenti, abitanti di San Giulio ha fondato con altri scrittori e chef stellati l’associazione Scrittori e Sapori, con lo stesso spirito dei grandi scrittori che l’hanno preceduta nella storia di questo magico angolo di Piemonte. Personaggi del luogo e venuti da lontano tutti attratti dalle acque lievemente argentee, che portano alla meditazione. Laura Travaini, Quella volta che il circo arrivò a Orta, Dianiela Piazza Editore. Lascia un commento |
![]() Una civiltà nasce nel punto in cui una grande anima si desta dallo stato della psichicità primordiale di una umanità eternamente giovane e si distacca, forma dall’informe, realtà limitata e peritura di fronte allo sconfinato e al perenne. Essa fiorisce sul suolo di un paesaggio esattamente delimitabile, al quale resta radicata come una pianta. Una civiltà muore quando la sua anima ha realizzato la somma delle sue possibilità sotto specie di popoli, lingue, forme di fede, arti Stati, scienze; essa allora si riconfondecon l’elemento animico primordiale. Ma finché essa vive, la sua esistenza nella successione delle grandi epoche, che contrassegnano con tratti decisi la sua progressiva realizzazione, è una lotta intima e appassionata per l’affermazione dell’idea contro le potenze del caos all’esterno, così come contro l’inconscio all’interno, ove tali potenze si ritirano irate. Oswald Spengler, da “Il Tramonto dell’Occidente”, traduzione italiana edita da Guanda nel 1991 ![]()
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