CALLAS ALLA SCALA
Il quarantesimo anniversario della morte di Maria Callas (16 settembre 1977) ha moltiplicato i riflessi di un mito che è ormai impossibile ricondurre alla sola storia della musica. Le sue relazioni, le capacità interpretative, i tentativi disperati di ritrovare mondo e relazioni fanno di questa cantante una figura fascinosa ed enigmatica. Noi oggi ascoltiamo stupiti la sua voce, restiamo incantati dalla capacità che ebbe di calarsi nei personaggi, ammiriamo le notevoli doti sceniche ma dobbiamo ammettere che non riusciamo a conoscerla sino in fondo. O meglio, a stilare quel giudizio che potrebbe restare nel tempo. Lascia un commento |
![]() “La parola Rivoluzione non è, per noi francesi, una parola vaga. Noi sappiamo che la Rivoluzione è una rottura, la Rivoluzione è un assoluto. Non esiste Rivoluzione moderata (…) Se pensassimo che questo sistema è capace di riformarsi, che può rompere da sé il corso della fatale evoluzione verso la Dittatura – la Dittatura del denaro – noi ci rifiuteremmo(…) Ma il sistema non cambierà il corso della sua evoluzione, per la buona ragione che non evolve già più; si organizza soltanto con lo scopo di semplicemente durare ancora un momento, di sopravvivere (…) esso pare sempre più disposto ad imporsi con la forza (…) a nome di una specie di forma democratica della dittatura.” Georges Bernanos (1888-1948). ![]()
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