BACK TO THE FUTURE
L’ingresso del Teatro Arsenale passa inosservato ai più. Un luogo intimo eppure ricco di storia, austero e misterioso come molte dimore milanesi. Ma basta una luce e una idea per trasformarlo in una scatola delle meraviglie. E’ quello che è capitato l’altra sera durante la fashion week milanese. Artefice Federico Sangalli che qui ha immerso i suoi ospiti in una luminosa e nuova dimensione teatrale, tale da azzerare la distanza tra pubblico e creazioni. Una passerella Vestita di Luce per i suoi capi e i suoi accessori della stagione 2016, concepita come uno spettacolo, con prologo, primo e secondo atto. E come nelle migliori pieçes teatrali il pubblico è stato introdotto nella storia. Lentamente attratto dalla danza Sufi di un Derviscio, rotante e luminoso, che ha segnato il passaggio dal giorno alla notte, ecco lo scorrere dei primi capi, protagonisti in questo luogo onirico di una collezione di abiti, borse e accessori, Light My Night, fatta di uno speciale tessuto nato dalla combinazione di seta e fibra ottica. Tessuto che si è illuminato garbatamente offrendo un delicato effetto di polvere di stelle con creazioni che si muovevano quasi sospese nel buio. Colori e tonalità suggerite dalla luce hanno donato una forte suggestione a questo intenso spettacolo. Nasce così con Federico Sangalli il Teatro-Moda, sotto l’attenta regia di Donatella Bianchini. E’ qualcosa di nuovo nel mondo del Fashion. Lascia un commento |
![]() Una civiltà nasce nel punto in cui una grande anima si desta dallo stato della psichicità primordiale di una umanità eternamente giovane e si distacca, forma dall’informe, realtà limitata e peritura di fronte allo sconfinato e al perenne. Essa fiorisce sul suolo di un paesaggio esattamente delimitabile, al quale resta radicata come una pianta. Una civiltà muore quando la sua anima ha realizzato la somma delle sue possibilità sotto specie di popoli, lingue, forme di fede, arti Stati, scienze; essa allora si riconfondecon l’elemento animico primordiale. Ma finché essa vive, la sua esistenza nella successione delle grandi epoche, che contrassegnano con tratti decisi la sua progressiva realizzazione, è una lotta intima e appassionata per l’affermazione dell’idea contro le potenze del caos all’esterno, così come contro l’inconscio all’interno, ove tali potenze si ritirano irate. Oswald Spengler, da “Il Tramonto dell’Occidente”, traduzione italiana edita da Guanda nel 1991 ![]()
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